Balaclava

Storicamente il nome di questo accessorio risale alla guerra di Crimea del 1854, soprannominata Battaglia di Balaclava, dal nome di una città situata nei pressi del campo di guerra. Nonostante l'origine militare, il passamontagna ha assunto una connotazione di antagonismo, indossato come cuffia fino al momento di compiere un atto illecito, simbolo di rapine in banca e sequestri, icona della cinematografia poliziesca. Il legame di questo cappellino a maglia con l’illegalità può essere facilmente dedotto, perché funge da maschera quando è completamente spiegato sul viso. La necessità di coprirsi il volto e di agire sotto mentite spoglie è nata tra i collettivi rivoluzionari durante manifestazioni politiche e rivolte. Il balaclava è diventato così un emblema della controcultura e dei movimenti di liberazione. Nel 1994 il passamontagna era il copricapo iconico indossato dagli zapatisti, gli attivisti indigeni che lottano contro la repressione messicana promuovendo la democrazia. Come statement visivo ipercontemporaneo, è stato adottato dai membri della band e collettivo di arte performativa russa Pussy Riots, che indossano passamontagna multicolore nelle lotte di matrice femminista e per i diritti LGBTQIA+ in Russia, con un eco globale. Oltre al significato politico, il passamontagna è un capo immancabile per qualsiasi attività all'aria aperta, e la sua popolarità si è diffusa nello scenario del gorpcore, dalle cime delle montagne al paesaggio urbano, e come accessorio fondamentale dell’immaginario drill e trap. Prodotto stagionale di molti brand, qualcuno lo produce in tessuto waterproof, altri in lana, mentre per alcuni è solo un'alternativa al Carhartt Acrylic Watch Hat.